FABRIZIO BOSSO E MARCO TAMBURINI / OMAGGIO A WOODY SHAW
FABRIZIO BOSSO tromba
MARCO TAMBURINI tromba
LUCA MANNUTZA piano
FRANCESCO PUGLISI contrabbasso MARCO VALERI batteria
In uno dei dischi più memorabili della sua ormai lunga discografia (Trumpet Legacy, 2006) Fabrizio Bosso aveva già fatto capire la sua affinità con l’eredità musicale di Woody Shaw, musicista fondamentale nel rinnovamento della tromba jazz. Bosso è del resto uno stilista incomparabile su un ampio spettro di stili. Se il suo controllo dell’intonazione e delle sfumature timbriche risplende nei momenti più swinganti, quando si tratta di spingere sull’acceleratore esplodono le dinamiche più folgoranti e il meticoloso controllo del fraseggio. Ma Trumpet Legacy torna in mente anche in virtù del particolare organico di questa band: un quintetto con due trombe. Bosso è qui fiancheggiato da un altro maestro italiano dello strumento d’ottone: Marco Tamburini. Già affiancati nell’Italian Trumpet Summit, Bosso e Tamburini sono una garanzia di intesa, specialmente su un repertorio così in sintonia con la loro storia personale. Entrambi i trombettisti, pur attratti dai riflettori della musica commerciale (Tamburini ha messo le sue note al servizio delle canzoni di Raf, Vinicio Capossela, Jovanotti), si sono comunque conquistati una fama di specialisti del mainstream moderno. condividi
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