ARTO LINDSAY / CUIDADO MADAME
Arto Lindsay è stato fondatore e frontman dei DNA, e tanto basta a scaraventarlo nella leggenda della New York underground. Alla fine degli anni 70, assieme ai sodali Lydia Lunch e James Chance fu uno dei volti-immagine della No Wave, il movimento celebrato da Brian Eno nella raccolta No New York. Poi è entrato nei Lounge Lizards di John Lurie, ha suonato nei Golden Palominos con John Zorn e Bill Laswell, e ha fondato gli Ambitious Lovers assieme al tastierista Peter Scherer – e siamo ancora a metà 80. Ha bazzicato gli stessi locali e gli stessi ambienti dei vari Jean Michel Basquiat e Sonic Youth, ed è stato tra i responsabili del ritorno d’interesse per la musica brasiliana nei circuiti dell’alternative rock; ha collaborato con mostri sacri come Caetano Veloso e Gal Costa, e ha dato più di una mano all’amico David Byrne agli inizi dell’esperienza Luaka Bop, la sua etichetta. Compare in una scena di "Cercasi Susan disperatamente", ha lavorato con Laurie Anderson, Ryuichi Sakamoto, Animal Collective e un centinaio di altri nomi, e come solista ha pubblicato sei album tra 1996 e 2004, quasi sempre a metà tra bossanova storpiata, elettronica e inevitabili residui No Wave. Si è trasferito da tempo in Brasile dopo che vi aveva già vissuto negli anni dell'adolescenza. È uno dei chitarristi più originali e imitati di sempre.
condividi
|